sabato 2 giugno 2007

La scaletta fa Settanta

Con gli anni Settanta comincia e con gli anni Settanta finisce. Ma senza sfiorare le sue origini. Infatti, qui Renato non include né i suoi primi tre album, No! Mamma, no! del 1973, Invenzioni del 1974 e Trapezio del 1976, né l’album del 1982 Via Tagliamento 1965-1970, così intitolato dal nome dall’indirizzo di uno storico locale romano che ha visto i suoi esordi: il Piper.
Facendo un excursus negli altri periodi che hanno visto Renato protagonista, ecco come sono suddivise le canzoni scelte per l’MpZero tour: 6 degli anni Settanta; 10 degli anni Ottanta, 1 degli anni Novanta; e 7 degli anni Duemila.
Niente radici, dunque. Però non mancano temi a lui sempre cari, come il sesso, l’amore , l’incomunicabilità nel rapporto uomo-donna, …E non solo il capitolo dell’amore nelle sue sfaccettature. Anche la vita con le sue difficoltà e con i premi che destina a chi ha il coraggio di affrontare grosse difficoltà, superandole nonostante gli ostacoli insormontabili che esse presentano. Da aggiungere il mondo con le sue falsità ed ipocrisie. E non va dimenticato, infine il suo vissuto personale. Già lo si nota con le prime due canzoni, Io uguale io e Niente trucco stasera, dove mette in discussione il suo rapporto con il trucco.
Renato alla velocità di un’esecuzione viaggia dagli anni Settanta agli anni Duemila, mettendo a confronto generazioni ed anche se stesso. Un esempio in merito lo fornisce la successione di Triangolo e Magari, dove si va dal 1977 al 2003, confrontando promiscuità sessuale e «tenerezza» di un uomo che ama una donna. O anche le ultime due canzoni Fammi sognare almeno tu e Il cielo. Qui si pone, oltre ad un confronto generazionale, anche un accostamento tra il primo e l’ultimo album presi in considerazione per questo tour, rispettivamente, in ordine cronologico: Zerofobia (1977) e Renatissimo (2006).
Trent'anni sono qui messi assieme in 26 canzoni.




Pasquale Geusa

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